E’ sempre con grande gioia e curiosità che le genti del nord Etiopia accolgono l’arrivo dei viaggiatori..
Lungo l’acrocoro la vita è scandita dal ritmo della terra, una arcaica orchestra dove
il tempo sembra essersi fermato.
Leggenda o no.. in ogni chiesa del Nord Etiopia è conservata una croce e una copia dell’Arca dell’Alleanza. L’originale sembra sia custodita nella chiesa di Maryam Sion, ad Axun. Secondo la tradizione, fu qui traslata da Gerusalemme da Menelik, quando lasciò dopo un anno di soggiorno, la corte di suo padre re Salomone.
Gondar, l’antica capitale
Con la sua incantevole posizione geografica, il clima mite tutto l’anno,
Gondar fu il cuore della corte dell’imperatore Fasilidas
“Nigra sum sed formosa”, sono nera ma bella.
Sono parole del Cantico dei Cantici tradizionalmente riferite alla Regina di Saba, capostipite dell’ Etiopia, nel poema epico nazionale, il “Kebra Negast”, la gloria dei Re.
Axun e Lalibela,
le radici della Cristianità copta
Il potente Regno Axumita si convertì al cristianesimo nel quarto secolo dopo la nascita di Cristo. L’alleanza fra clero e impero permise a questa religione di radicarsi profondamente nel tessuto della società dell’Etiopia del Nord. Fu grazie a questa solidità politico religiosa che, unico fra i regni africani, resistette alle invasioni musulmane. Per mille anni l’Etiopia mantenne, nel suo isolamento, la cultura e i rituali del cristianesimo delle origini, seppur nella variante monofisista.
E’ sorprendente la profonda religiosità della popolazione basata su una fede vissuta in ogni attimo del ritmo quotidiano. Un viaggio nel nord dell’Etiopia può essere effettuato in occasione delle celebrazioni quali in Natale, la Pasqua. Il Timkat è una delle ricorrenze più importanti nel calendario della chiesa ortodossa etiope.
Le undici chiese di Lalibela non si innalzano verso il cielo, sprofondano nella terra.
Ipogee, monolitiche, semimonolitiche, a grotta, le chiese nella roccia sono considerate una delle meraviglie del mondo e per questo poste sotto la protezione dell’UNESCO.
Divise in due gruppi, con la Gerusalemme in terra e quella in cielo, con un letto di un fiume stagionale dal nome Giordano, sono un luogo sacro e magico, uno dei più conosciuti per i pellegrinaggi in terra etiope.
Il lago Tana e le sue chiese
Hanno una pianta circolare con un porticato esterno con finestrelle e dipinti sacri.
Sono divisa in tre zone concentriche e nella parte più interna, nel Sancta Sanctorum, vengono conservate le sacre Tabot, le tavole della legge.
“laggiù il tempo sembrava passare nell’indifferenza dell’eternità.. il passato e il presente dialogavano avendo come vocabolario il silenzio e il vento, che ogni sera sembrava voler spazzare via tutto, continuava instancabile ad accatastare da qualche parte, ore, giorni, mesi e anni a formare secoli, lasciando tutto magicamente intatto, autentico, quasi irreale..”
Claudio Tomatis